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 Alberto Zoni era mio padre. Non è più con noi dal 2009.

Era una persona colta e sensibile, che nella sua vita aveva sempre cercato la salvezza dal quotidiano nella scrittura e nella pittura. Era particolarmente bravo nella poesia. Non so nemmeno a quanti concorsi partecipò. Tutti lo ricordano come giornalista del Gazzettino per Quarto d'Altino, o per le ricerche storiche che faceva sui cognomi, o per il lavoro fatto con l'Astea di Quarto d'Altino.
Era sempre gioviale, aveva una parola per ogni cosa, per ogni pensiero altrui, una spiegazione, una riflessione utile. Empatico, amabile.
Resta nella mia memoria una persona indimenticabile, che mi ha segnato, anche col suo romanticismo e piccolo dolore, per sempre.
Amatissimo.

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