Lo
vidi riflesso nello specchio, mentre si allacciava i pantaloni e sistemava la
cintura.
Sbirciavo
da dietro la porta, vedevo questo padre che non conoscevo più, sempre assente,
sempre fuori per lavoro.
Conoscevo
di lui solo i libri dell’immensa biblioteca della nostra casa, la villa ove io
e mia madre vivevamo, quasi senza lui.
Ed
ora finalmente guardavo la sua figura nell’intimità e coglievo di lui qualcosa di
lontano, un bagliore, un sorriso intimo, famigliare, mentre si rimirava allo
specchio…
Poi
mi vide e disse, “entra Ghita”.
Ghita
era il nomignolo che usava solo lui, quando ero piccola, per chiamarmi.
Era
tornato, finalmente, mio padre.
Margherita
Zoni
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La gentilezza è una buona amica.